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Les Envers

When I like something I keep my eye on it and, in fact, I have continued to follow the collections of Les Envers, an Italian brand conceived by designer Sara Turatello
Bags are really my weakness, but what woman doesn't go crazy for them?
These are unique, made by hand, in real leather, with a new and original design. Each collection is limited edition, which makes me even more drawn to the idea of owning one of these creations. Each season has its own inspiration that becomes the leit motiv of the entire collection. Even if some shapes are repeated, the product always comes out original from the colors and the styling with which the designer decides to personalize it.
From the winter collection I chose these two maxi bags which meet my needs perfectly. They are roomy and practical, but also not to be ignored, different in their styles.
The first is a Black Popins Black Bow, more chic, I would say preppy and bon ton, with fuchsia contrast stitching and a big bow on the front. The inside is lined with canvas and painted by hand, also in fuchsia, matching the color of the stitching.
On the inside we have a zip pocket with the logo of Les Envers and two other little useful pockets for keys and cell phone.
The second is a Dark Green Popins, definitely more casual and sporty. Here too we find constrast stitching, this time in cream, and an aged effect produced by airbrushing.
Also in this bag we have the same lining in canvas, painted by hand with internal pockets to carry objects.
Soon it will be available the new collection, and I can't wait to discover what Les Envers has in store for spring/summer.
You can find bags online through their e-shop, with reasonable terms on shipping anywhere in the world, so if you can't stop by Bologna, hop on the site!

BLACK POPINS / POPINS NERA







DARK GREEN POPINS / POPINS VERDONE







Quando qualcosa mi piace la tengo d'occhio e, infatti, ho continuato a seguire le collezioni presentate da Les Envers, brand tutto italiano ideato dalla designer Sara Turatello
Le borse sono davvero il mio punto debole, ok quale donna non impazzisce per loro? 
Queste sono particolari, fatte a mano, in vera pelle, con un design nuovo e originale. Ogni collezione è limited edition, cosa che mi fa apprezzare ancora di più l'idea di possedere una di queste creazioni. Ogni stagione ha una sua ispirazione che diventa il leit motiv dell'intera collezione. Anche se alcune forme si ripetono, il prodotto risulta sempre originale per i colori e le modalità con cui la designer decide di personalizzarlo.
Dalla collezione invernale ho scelto queste due maxi bag che incontrano perfettamente le mie esigenze, sono capienti e pratiche, ma per nulla scontate, diverse tra loro nello stile.
La prima è una Popins nera, dall'anima più chic, la definirei bon ton, con le cuciture fuxia a contrasto e un grande fiocco sul davanti. L'interno è foderato in canvas e dipinto a mano sempre in fuxia riprendendo il colore delle cuciture. 
All'interno abbiamo una tasca con zip e logo Les Envers e altri due taschini praticissimi per chiavi e cellulare.
La seconda è una Popins in verdone aerografata, sicuramente più casual e sportiva. Anche qui troviamo le cuciture in contrasto, questa volta in color panna, e con l'aerografo è stato riprodotto un effetto invecchiato. Anche in questa borsa abbiamo lo stesso interno foderato in canvas, dipinto a mano e le tasche interne  porta oggetti. 
A breve sarà disponibile a nuova collezione, e non vedo l'ora di scoprire cosa Les envers ha in serbo per la primavera/estate. 
Sul sito è possibile acquistare tramite l'e-shop, tutti i prodotti vengono spediti in tutto il mondo a condizioni vantaggiose, quindi se non potete passare per Bologna fateci un salto!

Sara Turatello 
INTERVIEW WITH SARA TURATELLO

SA: Where do you get your inspiration?
ST: A bit from everywhere...from what's around me, an image, a phrase, a circumstance.
For example the Hat_bag was born after an encounter with a magician who made the usual rabbit appear out of his hat...a scene which we have all seen. And there I got the idea - why not have a bag come out of a hat? And for one collection I can say that I was something of a magician.

SA: Do you oversee all the steps of production, from the choosing of the materials to the finished product?
ST: Absolutely yes, I come up with the idea, organize the production, find suppliers, sell to buyers, advertise - everything. I work alone!

SA: Some of your creations like the hat bag are really original and innovative. How risky is it to deviate from the main stream?
ST: It's pretty risky. I noticed that certain ideas are appreciated more abroad than in Italy. The typical Italian is sadly still anchored to firm ground and does not risk new ideas. But I won't give up!
Even if everyone likes it not everyone has the courage to wear it. It is made for an ironic and courageous woman.

SA: Can you give us a sneak preview of your new collection?
ST: Obviously there will be some color, some metalized finishes, and a little cloud will descend on the collection. I won't reveal any more. 

SA: How did you become a bag designer?
ST: I studied at the Istituto Marangoni di Milano as a fashion designer, then I worked in various firms that dealt not with accessories, but clothing. I came to bags by chance, speaking with a friend who works for a prestigious e-commerce site who confessed to me that bags are the most sold items online, and I already had the idea to sell online. So I threw myself into bags. But my dream is shoes, which I would like to start doing within a few years.

SA: Do you think that in Italy it is easy to get a project like this off the ground?
ST: In Italy everything is complicated to tell the truth. Everything is complicated, or gets made complicated. You have no idea how many times I've battled bureaucracy in this country and how many times I've considered leaving.

SA: What would you recommend to someone who like you dreams of making things with their hands? 
ST: I could be banal and just say to try... give yourself a time limit though!

Many thanks to Sara Turatello for this opportunity!

INTERVISTA CON SARA TURATELLO:

SA: Da dove prendi ispirazione?
ST: Un po' da tutto, da quel che mi circonda, da un'immagine, una frase, una circostanza.
Ad esempio la Hat Bag è nata dopo un incontro con un illusionista che ha fatto uscire il solito coniglio dal cilindro, scena che tutti abbiamo visto, e lì ho associato l'idea: perchè non fare uscire una borsa da un cappello? Ed anche io per una collezione posso dire di essere stata una maghetta.

SA: Curi tutte le fasi  della produzione, dalla scelta dei materiali al prodotto finito?
ST: Assolutamente sì, io mi occupo dell'idea, della progettazione, dei fornitori, della vendita, della comunicazione, insomma tutto, lavoro da sola! :-/

SA: Alcune delle tue creazioni come la hat bag sono davvero originali e innovative, quanto è rischioso allontanarsi dal main stream?
ST: Abbastanza, ho notato che certe idee vengono apprezzate più all'estero rispetto all'Italia, l'italiano medio ahimè è ancora ancorato alle firme e non rischia con nuove idee, ma non demordo!
Comunque è piaciuta a tutti ma poi non tutti hanno il coraggio di indossarla, è nata per una donna ironica e coraggiosa.

SA: Puoi darci qualche anteprima sulla nuova collezione?
ST: Ci sarà ovviamente del colore, del metallizzato e una nuvoletta scenderà sulla collezione, non dico altro...

SA: Come sei diventata una designer di borse?
ST: Io ho studiato all'Istituto Marangoni di Milano come Fashion designer, successivamente ho lavorato in diverse aziende ma non nel campo accessori, ma bensì abbigliamento..alle borse mi sono avvicinata per caso..parlando con un mio amico che lavora per un prestigioso sito e-commerce che mi ha confessato essere la borsa l'articolo più venduto online ed io avevo già l'idea della vendita online..così mi sono lanciata sulle borse, ma il mio sogno sono le scarpe, che prospetto di iniziare a fare tra qualche annetto.

SA: Credi che in Italia sia facile avviare un progetto di questo tipo?
ST: In Italia tutto è complicato a dire la verità..ogni cosa lo è, o meglio viene resa complicata..non sai quante volte mi sono scontrata con la burocrazia di questo Paese e quante volte ho pensato di andarmene..

SA: Cosa ti sentì di consigliare a chi come te ha un sogno da realizzare con le sue mani?
ST: Posso essere banale nella risposta e dire di tentare? Bisogna darsi un limite di tempo però!


Grazie ancora a Sara Turatello per questa opportunità!

2 commenti:

  1. Ho dato un'occhiata al sito e...WOW!!Spero presto di poterne acquistare una!!!Complimenti all'artista *_*

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  2. @ Anekark, sono contenta che ti piacciano e di avertele fatte conoscere :D

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